Mumble mumble...
Ovvero: il coinvolgimento del lettore nell'era del giornalismo post-industriale.
"Il tempo della notizia – news cycle – è passato dalle 24 ore ai 24 secondi. Il real-time crea coinvolgimento alla luce - non a dispetto - di questo cambiamento"
Real-time Journalism - Il futuro della notizia fra liveblogging e coinvolgimento esplora il mondo del giornalismo in diretta e lancia la sfida dell'engagement del lettore: unica, vera unità di misura del mondo digitale.
In parallelo con la pubblicazione di questo mio primo saggio in formato ebook, viene lanciata questa pagina come primo blog collettivo italiano sul tema, e approdo naturale per tutti i naviganti italiani nel mondo del giornalismo real-time. Consideratelo come un dialogo in tempo reale, invece che una monolitica vulgata: un viaggio comune, non un soliloquio: così come auspico che sia il giornalismo del futuro.
Siete invitati - tecnici, giornalisti, curiosi e lettori - a commentare e inviare spunti di riflessione.
Richiedete l'accesso alla piattaforma, e vi sarà dato. Potete usare il comodo box qui sotto. L'hashtag per la discussione è #realtimejourno: gli spunti colti su Twitter nutriranno questo liveblog, e viceversa. La mia email è lillo@ilmonella.com.
If you’re wondering why I’m doing this, it’s because twitter can be hard to follow. One person tweets, gets 3 responses, then starts replying to each one, some you may see, some you don’t, and it degenerates from there, especially a sudden high-traffic topic like #prenda. What twitter is good at is is real-time.
So, this liveblog is like a private twitter focused just on this issue, and you get to see everything. plus it’ll incorporate twitter as well. So it’s handy for everyone. And when the events over, you can look back at it.
@lillomontalto: Il giornalista torna in strada e pubblica "in presa diretta" l'intervista in pagina @varesenews #realtimejourno live!
Siamo a Somma Lombarda per il #141tour. Un liveblog al giorno per ogni comune della provincia di Varese.
Ascolto del territorio, suole di scarpe consumate e modello di monetizzazione degli sforzi editoriali. Uno dei fantastici case studies citati nell'ebook.
Oggi approfondisco ancor di più l'analisi per questo libro "in continua evoluzione".
I grandi problemi del giornalista real-time: un riassunto della live chat di martedì.
Martedì scorso, come avrete notato su questa pagina, è andata in onda una chat a 4 tra questi tre importanti personaggi del giornalismo nordamericano e una moderatrice di ScribbleLive, la start-up canadese produttrice di uno dei software per lo story telling in tempo reale).
Come avevo anticipato, riporto qui gli highlights della discussione per chi non avesse potuto seguirla in diretta - è sempre buona pratica farlo!
Lauren Johnston, digital editorial director per il tabloid newyorkese, New York Daily News, e professore associato di online journalism alla St. John’s University.
Mary McGuire, professore di online journalism alla Carleton University, specializzato nell’uso di Twitter per la copertura di processi di rilievo dalle aule di tribunale
Craig Silverman, giornalista e responsabile del contenuto della start-up Spundge, fondatore e editor di Regret the Error e collaboratore del Poynter Institute.
La conversazione è partita subito col botto, affrontando il tema spinoso: velocità o accuratezza?'
Silverman ha opinato che il tempo reale aumenta la responsabilità del singolo individuo - meglio se supportato da una rete di redattori e capo-redattori. Questo tipo di narrazioni in presa diretta esemplificherebbe perfettamente - in maniera amplificata - tutte le sfide che si trova ad affrontare il giornalista del nuovo millennio.
Per quanto pacchiana possa sembrare, questa clip del telefilm HBO The Newsroom riesce bene a catturare in video il senso di queste parole: è una riedizione finzionale di come i media abbiano coperto il caso della sparatoria del 2011 in cui venne ferita alla testa la politica americana Gabrielle Giffords. (guardate in particolare al minuto 2:55, in cui si diffonde la notizia della sua presunta morte)
The biggest challenge for journalists is the lack of any editorial filter. Social media turns traditional practices on their head. It's publish then filter, rather than the other way around.—Mary McGuire
To take it a bit further then – when you've made a mistake, what's your process to make a correction?AllendriaJul 16, 2013 at 12:10 PM
Silverman, che ha in passato dedicato una grande quantità di tempo e scritti al tema, (Regret the Error) ha spiegato il suo decalogo in queste situazioni:
For corrections, one aspect with social and real-time reporting is that you want to think about how you can help it spread and have as much impact as the original error.
So the first thing is to actually make a correction: a clear expression of what was wrong and the related correct info. Then you want to try and highlight it or flag it for readers/followers etc. Use CORRECTION or something to help it stand out. And then you want to try and encourage people to share it, retweet it to help it spread.
A correction that nobody sees is not an effective correction...Craig SilvermanJul 16, 2013 at 12:14 PM
I see that in more newsrooms people are starting to adjust their value calculations on real-time events and coverage. They are realizing that if you are consistently correct and responsible and show restraint, then in the long run you establish more credibility. People come back to you.Craig SilvermanJul 16, 2013 at 12:16 PM
Johnston ha quindi svelato come funzionano le cose da lei, al tabloid New York Daily News.
I add a correction to the initial post if we reported something that was just wrong along with a new post in the blog timeline that updates and corrects prior misinformation. It will read something like: "In an earlier post we reported that XYZ had occurred." Then add that the story has developed and the information is nos different.
I think it only makes sense to stay transparent about the process. We know that in this style of story-telling, we are telling stories AS THEY DEVELOP, not after they have happened. Things change in breaking news. Initial reports are later knocked down. I think real-time story reporting tells the story but also reveals a lot to readers about the information-gathering process.Lauren JohnstonJul 16, 2013 at 12:17 PM
Da qui, infine, si è passato a fornire alcuni consigli pratici sulla verifica di fatti e fonti. Silverman ha messo a disposizione un pacchetto di strumenti e consigli per la verifica dei contenuti online (o, come lo chiama lui, "B.S. Detection for Digital Content,"), qui di sotto nella presentazione powerpoint.
I hope more and more journalism instructors teach journalism students about tools for verification like the reverse image search Craig suggests. Very useful these days.—Mary McGuire
The basic standards of attribution still apply, whether you are using something from a wire or a photo someone tweeted. So you should always indicate who it originated from.
This is also really important because before you reshare or use it, you need to verify it, and part of that means determining who created/discovered the content. If you don't know who to credit, then you should not be resharing it. Plus, if you can identify the person then you have the opportunity to interview them and get more information. That makes for a better story.—Craig Silverman
Non lo si poteva esprimere meglio!
"Annoiati al lavoro? Stanchi della pesantezza della vita da scrivania? Avete bisogno di una distrazione 'sportiva'? La risposta è CNN Desktop Caddy.
Detta semplicemente, teniamo d'occhio ciò che tu non puoi tenere d'occhio. Mentre sei incatenato alla scrivania, saremo i tuoi occhi e le tue orecchie al 142esimo British Open di golf.
Dalle 9 alle 5, saremo il tuo compagno digitale. Quindi reclina lo schienale, rilassati e stai in allerta per il tuo capo, e goditi discretamente tutti gli aggiornamenti dal campo di golf di Muirfield."
Come si dice nell'ebook, una ricerca accademica sul liveblogging ad opera di Thurman e Walters della City University of London mostra come che la fascia oraria preferita dagli utenti per la fruizione di un liveblog è quella mattutina (dall’ufficio).
Il live della CNN.
L'attesa per il Royal Baby è grandissima. Svariate testate online straniere hanno deciso di seguire l'evento proprio con un live blog. Penso a Huffington Post, Daily Beast, Guardian, Telegraph. Quanto costa per una testata online allestire un live blog? E' una scelta economicamente conveniente?Lucia MaffeiJul 22, 2013 at 3:30 PM
Esistono accordi per riprodurre un live blog su più testate? Quali i vantaggi e gli svantaggi per i giornalisti che ci devono lavorare?Lucia MaffeiJul 22, 2013 at 3:39 PM
Perché in Italia siamo ancora indietro su questo settore? A quanto mi risulta, nessuna delle grande testate online ha pensato di allestire un live blog, ad esempio, sul Royal Baby. I principali siti di informazione si affidano a telecamere in streaming.Lucia MaffeiJul 22, 2013 at 3:44 PM
Ma questo non va a discapito dei giovani giornalisti, che magari sarebbero perfettamente in grado di allestire una narrazione in tempo reale ricca, completa e attraente? Non c'è una miopia da parte degli editori a non investire nel settore, al di là dell'argomento? Se non è il Royal Baby, può essere altroLucia MaffeiJul 22, 2013 at 3:56 PM
Pubblicità e live blog. Sei stato tu a notare la pubblicità dei pannolini Pampers sul live blog dper il Royal Baby di Yahoo UK. Un sito può farsi pagare di più le pubblicità da mettere intorno a un contenuto real time? Di quanto? E' necessario che siano in tema?Lucia MaffeiJul 22, 2013 at 4:06 PM
Ci sono, come scrivo nel libro, eventi che hanno un tasso di prevedibilità maggiore di altri (es. il gran premio di Formula Uno), per cui si possono preparare per tempo specifiche tags da associare al contenuto - e quindi, spalle pubblicitarie collegate a tali tags.
Dato che il travaglio è iniziato stamattina, è probabile che il Royal Baby nasca nella notte. I live blog hanno ancora molte ore di diretta da coprire.
La nostra chiacchierata invece termina qui. Grazie a tutti per averci seguito, e alla prossima!Lucia MaffeiJul 22, 2013 at 4:29 PM